Duomo di San Gimignano


Duomo di San Gimignano

Piazza Duomo, San Gimignano (SI)


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Il Duomo o Chiesa Collegiata sorge sul lato ovest dell’omonima piazza, monumento insigne dell’architettura romanica in Toscana. La Basilica può considerarsi un tempio di fede e di arte: è infatti per devozione o per ex-voto che alcune delle opere, tuttora presenti nella chiesa o da qui trasferite nei musei della città, sono state finanziate e create. Tutti i testamenti di personaggi illustri o di semplici fedeli, conservati negli archivi, riportano i segni di questa Pietà: altari, cappelle, fregi, affreschi e dipinti commissionati agli artisti più celebri di ogni tempo dai responsabili della Opera del Duomo, dagli amministratori pubblici e dai privati, hanno contribuito a rendere questa Chiesa bella e ricca di testimonianze. Semplice Pieve sorta intorno al loco, fu nel 1056 dal papa Vittore II° trasformata in Propositura. Il Papa Eugenio III, che stava rientrando a Roma lungo la Francigena, la consacrò Collegiata nel 1148. Una Bolla di Lucio III del 1182 le concedeva numerosi privilegi; nel 1220 il Pontefice Onorio III confermava le prerogative del Capitolo dei Canonici, come farà nel 1241 anche il Papa Innocenzo IV: Questa straordinaria attenzione dedicata dalle, più alte cariche ecclesiastiche alla Chiesa Sangimignanese (insignita del titolo di Basilicia nel 1932) indussero anche il Proposto, i canonici e il Comune ad intervenire, per renderla sempre più degna della sua fama e più splendido luogo di culto. Iniziarono quindi già nel 1238 i lavori di ampliamento e di abbellimento, a cui parteciparono gli artisti più famosi lino a tutto il '600. I santi della città furono venerati e trovarono qui la loro Celebrazione: Santa Fina, Santo Bartolo, San Piero martire , il Beato Ciardo. Gimignano, il santo vescovo modenese ha qui la sua reliquia ed il suo altare ed è, il 31 gennaio di ogni anno, oggetto di particolare celebrazione. Dal pulpito di questa Chiesa predicarono Canonici, frati francescani e cappuccini, domenicani e agostiniani; dallo stesso pulpito predicò Girolamo Savonarola. Di questa chiesa furono Proposti diversi Cardinali: gli Orsini (Giordano nel 1146 e Napoleone nel 1314), il napoletano Francesco Carbone nel 1389, Francesco Soderini nel 1495 e Baldassarre Cossa, che fu poi l' Antipapa eletto nel 1410 e deposto nel Concilio di Costanza del 1414. Al suo interno troviamo dei bellissimi affreschi: lungo la parete di sinistra "STORIE DEL VECCHIO TESTAMENTO" di Bartolo di Fredi, sulla parete di sinistra troviamo invece affrescata tutta la storia del "NUOVO TESTAMENTO" attribuita, non senza dubbi, a Barnaba da Siena. All’ingresso nella navata centrale troviamo le due celebri statue lignee di Jacopo della Quercia poste ai lati dell' affresco "Martirio di San Sebastiano" di Benozzo Gozzoli. Nella parete superiore della navata centrale, frà le due porte di ingresso e nelle due prime arcate di destra e sinistra ci sono gli affreschi di Taddeo di Bartolo raffiguranti il Giudizio Universale. Nella navata di destra, ai piedi del transetto, si apre la famosa Cappella di Santa Fina del 1468, tesoro di maggior pregio del Duomo, con i suoi affreschi di Domenico Ghirlandaio raffiguranti S. Gregorio che annuncia a S. Fina la sua morte prossima e le esequie della santa, e l’elegante altare di Benedetto da Majano.

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